Verso il referendum costituzionale: una premessa

Quando un referendum si propone di cambiare in modo paradigmatico il funzionamento della nostra democrazia, non si può stare guardare. Non lo consente la stessa Costituzione, che infatti non prevede quorum perché la decisione popolare sia valida, e non lo permette il senso civico. Il dibattito che si sta animando soffre a mio avviso di due grossi difetti. Il primo, è che il voto al referendum sta diventando un giudizio sul governo in carica. È improprio perché, come scrive Emanuele Rossi nel suo saggio dedicato al tema, i governi passano e le costituzioni rimangono. Sarebbe più saggio attenersi al merito. Il secondo limite è che, anche a volerlo fare, il merito è complesso anche per gli addetti ai lavori. Scrive Stefano Ceccanti, citando Duverger, che bisogna combinare diritto e scienza politica per cercare di capire gli effetti che potrebbero avere innovazioni su cui ci apprestiamo a votare.

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